Fusioni, a volte accade
ll foie gras è un piatto tipico della cucina francese. Prelibato e costoso. Prodotto ingozzando oche o anatre per fare crescere a dismisura il loro fegato. Ma questo prima non lo sapevo. Il gusto del foie gras è denso, pastoso, avvolgente, con un pizzico di selvatico, estremamente grasso, come suggerisce il nome.
Il Sauternes è un prestigioso vino francese. E’un passito dolce, botrizzato: il viticoltore lascia che gli acini vengono attaccati da un fungo, il Botrytis Cinerea, che, metabolizzando la buccia dell’uva, la rende più sottile permettendo un naturale appassimento dell’acino; inoltre le spore divorano gran parte delle sostanze acide, lasciando nel frutto un’alta concentrazione di zuccheri. Il buon Sautrernes è un vino difficile, dai sentori di miele, vaniglia, frutti bianchi e.. muffa.
Nessuno di questi due prodotti tipici mi piace particolarmente. Non amo i cibi grassi e nemmeno i vini dolci. E poi sono troppo costosi per le mie tasche… Eppure… accade. Accade che mi invitino ad un matrimonio DOC, vissuto da me come incubo a causa delle scarpe strette e del vestito bellissimo ma prestato. Fino a quando non mi accorgo che una delle tavole del sontuoso buffet matrimoniale è particolarmente affollata; mi avvicino curiosa e lì faccio la conoscenza di Foie & Sauternes. Il palato rimane stupito nel non riuscire riconoscere nella commistione fra Foie e Sauternes il sapore dell’uno o dell’altro.
E accade che da due alimenti così apparentemente incompatibili, uno grasso e pastoso, l’altro alcolico e dolce, scocchi la scintilla e nella loro felice ed inaspettata unione nasca un’anima completamente nuova. Talvolta accade anche per le persone, inaspettatamente. E due amici che mai avremmo immaginato potessero fondersi, danno vita ad un “noi”: una creatura nuova, indistinguibile dalle parti che la compongono. Un nuovo essere magari anche più appetitoso dalle singolarità dalle quali ha avuto origine.
Così è avvenuto per le due anime che hanno celebrato la grandiosa fusione. Spero che davvero sia per sempre, perché il Foie Gras e il Sauternes da soli sono sorprendentemente zoppi; solo assieme trovano l’armonia della loro esistenza.
E forse siamo tutti un po’ foie gras e un po’ Sauternes.
Meli
Vanno segnalati ‘sti tavoli però. In modo da poterci elegantemente girare al largo. Mantenendo inalterate le proprie, di promiscuità, faticosamente allevate nel tempo… 😉
Stupendo!
Grazie 😀
… nonostante io odi il modo in cui fanno il patè obbligando le oche a ingozzarsi, questo tuo post, per un attimo ha fatto sparire questa immagine dalla mai mente per riempirla di sola poesia in prosa 🙂
Un ottimo modo per far sparire delle immagini dalla mente è il Sauternes 😀
io sono sauternes. il foie gras, mi schifa già solo il nome!
Anche iooooooooo 🙂
Alex
mi accodo.
io sto studiando da aceto
mi dispiace taaaanto ma taaaanto per le simpatiche ochette ma il fois gras a me piace taaaanto ma taaaanto. E faccio un’eccezione alla mia astemìa forzosa perchè il fois gras senza un vino passito d’accompagno non avrebbe proprio alcuna ragione di esistere.
Non esiste francese sano di mente che infatti mangi il fois gras a secco, senza dell’alcool che pulisca il palato dal grasso…questo mi insegnano gli amici d’oltralpe…mentre il passito si, può campare allegramente senza il fois gras…un pò come le donne che campano meglio degli uomini se rimangono sole! 🙂
Ora, detto ciò, l’augurio e il modo con cui lo hai espresso mi farebbero quasi quasi venire voglia di risposarmi! 😉
però poi per rinsavire penso intensamente ad accoppiate come zuppa di ceci e champagne o caviale e vino rosso fatto in casa…. 😀
(ps: ma siete già lì? cioè…ollllééééééé?)
Risposarti?
Basta bere Sauternes!
Alex
Amo il paté d’oca lo mangio anche a crudo, su un bel pane croccante.
In questa similitudine splendida che hai descritto due anime che hanno celebrato la grandiosa fusione, io mi sento molto paté d’oca, bello grasso che quando lo mangi ti si attacca alla gola e sei obbligato a bere qualcosa, non obbligatoriamente dolce. Amo il paté d’oca lo mangio anche a crudo, su un bel pane croccante.
Non necessariamente cerco la fusione, con qualcun altro, non necessariamente trovo che ci sia una solo tipologia di vino per trovare il connubio perfetto. Se sono obbligato a fondermi allora voglio un bel vino rosso pastoso, e pieno di tannino.
Anche io sono per il rosso 🙂
Alex
È bello sperimentare sapori nuovi
Affascinante e romantica metafora. L’ho letto con i cuoricini negli occhi.
E il pain d’épices c’era? 🙂