Testa di gatto. Riflessioni atipiche sul felino di casa.

Testa o culo? E’ esattamente il pensiero del gatto prima di saltarti in braccio per farsi coccolare. Se sceglie testa ti pianta in faccia il suo bel musetto. Ma se sceglie culo? Te lo trovi lì bello e preciso come la stella Polare, in una notte invernale, piantata nel centro del cielo. E se non ti fosse chiaro dove si trova, per indicarne la posizione precisa, esattamente sopra si staglia la coda ritta a forma di punto esclamativo. Come dicesse “E’ qui! E’ qui! E’ qui!”.

Ha lo scazzo alla risposta. Il cane lo chiami e viene. Il gatto lo chiami e verrà. Forse. Nel mentre si limita a prendere nota della chiamata.

E’ un rabdomante della palle. Le tue. Le individua da lontano, qualsiasi sia la tua posizione, e ottimizza il salto per atterrarti su un testicolo premendo fortemente con la zampetta artigliata.

Non c’è divano che gli sopravviva. Esiste comunque un modo per evitare che il gatto ti devasti il divano di pelle nuovo: devastarlo prima tu. Si ottengono buoni risultati passandoci una grattugia o sedendosi dopo aver indossato dei meravigliosi pantaloni di cartavetro (a grana grossa).

Non ci sono vie di mezzo nel prezzo di un gatto. O è gratis, e ne trovi cinque in uno scatolone di fianco al marciapiede, o è di razza e costa dai 1000 euro in su. Come se nel mondo delle automobili esistessero solo la Dacia Logan e la Bugatti Veyron.

Più è lungo il nome della razza più il gatto ha un aspetto particolare. Se all’interno del nome è contenuto uno stato americano rischia di avere un aspetto veramente improbabile. Per cui se vi vogliono vendere un White Cornish Terrier Egyptian Daiquiri Frozen del Wisconsin o un Birmano Bobtail British Turbo Naked 16V della Carolina del Sud conviene lasciar perdere. A meno che non siate interessati a gatti strabici, metà glabri e metà pelosissimi e con le orecchie flosce. E le corna.

E’ schizzinoso nel mangiare ma in modo mirato (e bastardo). Si affeziona a un tipo di pappa e la mangia come non ci fosse un domani, con la famelicità di Lapo Elkan mentre sniffa la linea di mezzeria delle statali piemontesi. Quando è sicuro che il proprietario ne abbia comprato una scorta pari al prodotto interno lordo della Svizzera non la tocca più. Anzi lo guarda schifato come a dire “cos’è ‘sta roba?”

Adora le dormite. Le sue. Le tue meno. Lui si alza di buon’ora (tipo le 5 a.m.) e svolge le sue attività mattutine con calma. E intanto si fanno quasi le 5:05. Da quel momento unica missione della sua vita è che il proprietario ti alzi dal letto. In una prima fase svolge quest’attività passivamente (almeno fino verso le 5:08-5:09) e poi passa all’azione. Vale tutto: salti, fusa, morsi, zampate, ciucciate, leccate e quant’altro gli venga in mente. Culo in faccia incluso. Quando il proprietario si alza lui torna a dormire.

Si tiene in forma correndo. E quale migliore momento per correre se non nel cuore della notte? Si alza, si stira e si configura in assetto da velocità: orecchie basse all’indietro tipo aereo con tecnologia stealth, vibrisse aderenti per una migliore aerodinamicità, occhi spalancati per illuminare il percorso, unghie estratte per non perdere aderenza e via. La traiettoria della corsa notturna ha due caratteristiche peculiari: attraversa più volte il letto del proprietario, il quale cerca di dormire invano, e per buona parte si svolge su pareti verticali. Data la velocità raggiunta dal felino non è possibile vederlo chiaramente. Si può solo percepire rumore di bufali al galoppo e scie chimiche di pelo che attraversano la stanza.

Se è felice fa le fusa. Se è felicissimo impasta conficcandoti le unghie nella pelle attraverso la maglia. Se è al settimo cielo corona il tutto perdendo qualche goccia di saliva. Preferibilmente su un indumento pulito. In pratica va meglio quando è un po’ girato di coglioni.

Caga. Non tanto. Tantissimo. Bisogna avere un gatto per capire quanto. Al punto che sorge lecito il dubbio: ma se un gatto di 5 chili caga quanto un uomo di 80, una tigre….che cazzo di lettiera deve avere?

Alex

Gatto mentre pianifica il percorso della corsa notturna

Gatto mentre pianifica il percorso della corsa notturna

Un Commento

  1. Zeus

    Ahahahahahahahahaahahahaha
    Avendo avuto una serie di gatti (sono arrivato a 5… sono recidivo) concordo su tutto. Sono bastardi perché ti illudono con il cibo e poi… niente, lo piantano e mangiano crocchette finché non cala il sole. E tu piangi lacrime salate guardando il conto che hai lasciato al supermercato per cibo di pregio proveniente dallo sterminio controllato di cuccioli di foca e di delfino.
    Ama svegliarti, romperti le balle finché non capisce che sei sveglio e reattivo e poi torna a dormire, felice del suo ruolo sociale. Ma prova ad andare a svegliarlo e ti ritrovi come Freddy Kruger in una giornata buona.
    Ho sempre preso randagi. I gatti nobili e altezzosi hanno la capacità di farti ammattire. Anche i randagi, ma li scuso per via della vita di strada.

    Nonostante questo, e molto altro, prenderei sempre e comunque un gatto.

  2. naggingmidget

    Io non ne so niente di gatti, però se il tuo gatto, Alex, è come quello della foto non può essere così pessimo, sembra il gatto più tenero e mansueto del mondo. Sembra dire: io non ho fatto niente, non ho fatto niente!
    Tutti vorrebbero un gatto carino come quello

  3. 321Clic

    I gatti si odiano per i motivi che hai scritto, oppure si amano per gli stessi. Diciamo quasi tutti, certo, il divano di pelle, insomma…
    E vogliamo parlare di quando quello stesso gatto ti ruba il tuo maglione preferito decidendo che sarà il SUO, lo prende coi i denti, ci pianta le unghie e ne fa la SUA coperta di Linus? Di quando ti azzanna le caviglie nude per dirti “scusa ho fame voglio quella carne nel barattolo in frigo”?
    Però è anche quello che se decide che sei il suo umano preferito, non c’è cane che regge il confronto 🙂

  4. diamanta

    Pensa che io son stata adottata da sette gatti ❤ e mi tengono in casa con loro, sono dei padroni amorevoli.
    Come piccolo compenso per la loro generosità, abbiamo stabilito che io faccio loro da schiava ❤

      • diamanta

        il primo 19 anni fa per strada piccolo e con il femore rotto

        l’ultima per strada in pratica, con la congiuntive e l’ulcera in un occhietto due settimane fa, “mi ha suonato” il citofono due volte

        in mezzo gli altri, chi più chi meno “sano”, ma sempre per strada alla ricerca di una schiava, mi hanno trovata ❤

  5. altrirespiri

    i miei gatti sono bravissimi: finchè non metto i piedi fuori dal letto e sul pavimento, non fiatano e non corrono. Solo il più piccolo da quando ha scoperto il letto (tre giorni fa) viene a tentare di succhiare le tette alla madre. Ovvero viene a cercare grane perchè lei si scoccia in tre minuti e passa ad una amorevole guerra.
    Per il resto sono più o meno come dici tu.
    Aggiungerei che sono un termometro perfetto: capisci che fa freddo quando apri le finestre per cambiare aria e loro non sono in 3 secondi in giardino, ma sulla copertina in pile sopra il divano.

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