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L’amore. Quando il fulmine colpisce, i gamberetti tremano

La mia amica  si è innamorata. Così, da un giorno all’altro. Come una quindicenne che ha preso una sbandata per il capitano della squadra locale di rugby. E’ una gioia vederla. Il ritratto della felicità. A tratti la sento ridacchiare e  parlottare  da sola,  un po’ come i matti. La spio di nascosto, voltando appena gli occhi e un breve cenno della testa: la vedo che legge qualcosa sul display del telefono. Non commento né chiedo, anche se muoio di curiosità;  non voglio disturbare il suo mondo di messaggini romantici e promesse erotiche a base di gamberetti in salsa rosa  da sorbire  con qualsiasi mezzo,  tranne che con la forchetta.

E’ ipercinetica,  zompetta qua e là saltellando  sulle piastrelle, come si faceva a dieci anni  col   gioco del gessetto.  Ma, sapendo che ha passato da qualche anno i 40, sono preoccupata per le sue giunture.

E poi canticchia! Canzoni melodico italiano, da Tiziano Ferro, a Laura Pausini. Un vero spasso. Voglio affogarla.

Quando passa il limite di umana sopportazione sfrantucandoci timpani e palle   con motivetti taglia vene, e  la tarantella della sua inarrestabile  ridarola ci provoca sbandamenti da girotondo alcolico, la fulminiamo, io e le altre amiche coppia_scoppiate o zitelle, piantandole  addosso un dardo da mucca pazza, resa pazza dalla protratta assenza di alimentazione adeguata.

“ Siete solo gelose” pigola  lei, tra una risatina e l’altra.

“Sì”  tuono  io “ Assolutamente”.

Mi manca quella incredibile  sensazione di esaltazione che solo l’innamoramento regala, lo stomaco sottovuotospinto, il fremere della pelle sotto le dita, l’attesa della lucina  sul telefono, il cuore impazzito, la testa fra le nuvole.  I sogni agitati, i risvegli all’alba con quel sorriso ebete stampato in faccia.

E ancora la scelta  accurata del vino per la cena, e la ricerca maniacale  delle mutandine nuove, pensando solo a come verranno tolte di li a poche ore. Ore eterne nell’attesa impaziente di labbra e pelle e profumo.

“ L’innamoramento è come l’influenza”, ti prende inaspettatamente, ti da tremori e brividi, ti spacca le ossa, ti annebbia la vista, ti costringe a letto. Poi la temperatura scende, i tremori  si placano, i gamberetti in salsa rosa lasciano posto alla minestrina, i perizomi sexy cedono il posto a mutandoni di cotone brutti ma comodi e la “tartaruga” sul petto di lui diventata un plissettato di comodi cuscini.

Intanto la mia amica continua a  canticchiare  e visto che  oggi  dimostra 10 anni in meno,  chi se ne frega di domani?

In fondo, anche una minestrina, se preparata con amore, può essere  squisita. Con gran sollievo dei gamberetti.

Meli

 

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