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Una Torino da bere
Ricordate gli 883 che cantavano “ con un decaaaaaa non si può andar via, non ti bastaaaaa neanche in pizzeria” ? E magari un deca!!! Poco più di cinque euro. Che nostalgia. Ora devi accendere un mutuo per margherita e birra. Piccola.
E oggi cosa si fa con 5 euro? Un aperitivo, lo si trova dai 5 ai 10 euro, mediamente. Paghi un bicchiere di ciò che bevi e mangi tutto ciò che vuoi, o puoi. Perchè a noi italiani mangiare piace, e mangiare fuori ancora di più. A Torino possiamo rivendicare l’invenzione dell’aperitivo già nipote della “merenda sinoira” dei nosti nonni, ossia acciughe, toma e barbera alle cinque del pomeriggio. Ma vediamolo da vicino questo popolo dell’apericena.
1) la fighetta: veste scrupolosamente animalier : pitonato, leopardato, tigrato, tartarugato, zebrato in tono con la Guess di Zalando. Zona di insediamento preferenziale: Piazza Vittorio. Prezzo aperitivo mai sotto i 10 euro. Ordina Cosmopolitan e sgranocchia cruditè scondite come un coniglio. Dopo 20 minuti e 20 storte prese per i tacchi troppo alti sui quali non sa camminare, crolla ubriaca sulle gambe dell’accompagnatore.
2) il fichetto: sopraccilia scolpite, bicipiti scolpiti, capelli scolpiti, pelle cioccolata, scia da profumeria. Veste trendy con camicia aderente superstirata da mamma sbottonata fino allo sterno, petto depilato, giacca in pelle. Ordina un Negroni, anzi due, mescola nel piatto pasta, pizza, formaggio e varie ed eventuali, fatta eccezione per le cruditè, che sono da donna.
3) lo studente e il co.co.co: squattrinati entrambi, vestono come capita, bevono una birra media ( che tanto costa uguale) e mangiano anche ciò che non hanno mangiato a pranzo e che sanno non mangeranno l’indomani. Preferiscono locali lowcost, poco fuori dal centro (San Salvario, Borgo Po) con cibi che è meglio annusare prima di mangiare, ma solitamente non stanno mai male. Alle volte si confondono con il
4) povero immaginario: figlio di un danaroso commercialista, finge di essere squattrinato per moda; si tradisce col cappottino Desigual. Zona preferenziale: quadrilatero romano.
5) l’ erede di Obelix: taglia xxl, diffuso in tutti gli habitat. Entra nel locale prescelto ( li conosce tutti e cambia spesso per non dare troppo nell’occhio) e addocchia un tavolino del quale prende possesso. Poi, aiutato da un complice che tiene d’occhio borse e giacche , parte all’assalto del buffet riempiendo acrobaticamente dieci piatti. Ingurgita come se non ci fosse un domani: peperoni con la bagna cauda e pennette al ragù, risotto e macedonia, fagioli e budino al cioccolato. Beve Birra, Coca, Coctails alla frutta mangiando anche la buccia della fettina d’arancia. E’ la rovina di ogni gestore, e anche della vostra serata perchè un Obelix xxl accanto vi farà passare la voglia di qualsiasi cibo.
6) Meli style: arriva trafelata dall’ufficio. Vorrebbe prendere un taxi che fa tanto Sex and the City, ma non viaggia su nulla di diverso da un tram o da una bicicletta. Prima di entrare nel locale, indossa le scarpe leopardate tacco 12, che non si sa mai metti che incontra il Principeazzurro. Le tira fuori dalla borsa Prada provenienza Mohammed, stand marciapiede all’angolo, per toglierle dopo 30 minuti causa dolore lancinante all’alluce destro. Addenta carotine scondite per ribaltarsi sistematicamente con un mojito o due. Torna a casa contenta di aver risparmiato sul “budget cena” e si accorge che le hanno fottuto il cellulare.
Meli