Etichettato: San Gennaro
La catena della pazzia, ovvero come perdere 10 euro ed essere felici
Francesco – Se avessi un euro ti offrirei un caffè
Io – Francesco….vuoi un caffè? Tieni – e gli do un euro.
Francesco – Ora ho un euro….lo vuoi il caffè?!
I discorsi con Francesco sono tutti così, nella migliore delle ipotesi. Illogica e meravigliosa generosità.Una volta ero lo scemo del paese. Ma poi il paese è diventato una città e quindi adesso è un pazzo. E basta. E’ pazzo ma è una brava persona. Si aggira di notte su una bicicletta a luci spente per le strade e ogni tanto ci incontriamo.
– Francesco perché hai sempre il cappello calato sugli occhi?
– Perché se no si chiudono gli occhi
Leva il cappello e la magia si compie: gli occhi si chiudono. E si compie sempre, ogni volta che leva il cappello. Più affidabile della liquefazione del sangue di San Gennaro. Rimette il cappello e gli occhi si riaprono. E questa, a ben vedere, è la parte più importante della magia. Eppure stupisce meno, perché in qualche modo ce la si aspetta.
– Francesco perché scrivi nome e cognome su tutte le banconote che ti passano per le mani?
– Per vedere se ritornano
E confesso che non mi sembra un’idea cretina. O non più cretina di quella che spinge gli ornitologi a mettere anelli identificativi alle zampette degli uccelli selvatici.
– Francesco….e tornano?
– No
– Mai?
– Mai
E ancora:
– Francesco ma che ti è successo? Come sei diventato così?
– Lavoravo, ho mangiato del formaggio e mi ha fatto tanto male. Ma ora va meglio. Piano piano mi sto riprendendo
– Ma quando è successo?
– Nel 1985. Ma ora va meglio
Beh…..che fretta c’e‘? Altri trent’anni e magari gli occhi stanno aperti da soli. Ha un amico. Come lui. Gianni. E a volte si aggirano assieme in un safari metropolitano che ha come prede le sigarette scroccate. Di Gianni dice.
– E’ pazzo, ma è una brava persona
La stessa cosa che io dico di lui. Inevitabile il passaggio: qualcuno lo dice di me? Va beh, non mangio più formaggio e non ci penso più.
Ma qualche tempo fa ho un po’ truccato le carte del destino. Dopo averlo incontrato in un bar ed essermi fatto dare dal barista la banconota “autografata” con cui aveva pagato, in cambio di una sana (e poi il pazzo sarebbe lui…), ieri sera l’ho incontrato.
– Francesco guarda cosa ho trovato in giro! – e gli do la sua banconota firmata
Francesco è incredulo. Sgrana gli occhi così tanto che quasi si solleva il cappello.
– Alex….ma veramente?
– Sì Francesco…veramente
– La posso tenere?
– Certo…
Bene…5 euro al barista, 5 euro a Francesco e fanno 10 euro. Ottimo investimento.
– Alex Vedi che tornano? Non sono pazzo!
– Allora manco io sono pazzo!
– No Alex….non lo sei
Beh si….ottimo investimento.
Alex