Etichettato: Hair Stylist
Patita del fashion. Della patata.
Tira più un capello in salita che un carro di buoi in discesa. Si, lo so, non era un capello. Ma come la mettiamo quando il pelo in questione perde lo charme corvino della giovinezza per un inevitabile sale pepe? E’ una tragedia per la mia amica (non io …sempre lei) che essendo oltre gli anta ma ottimamente conservata (quasi quanto me) e avendo trovato un nuovo fidanzato (io invece no), prova un sottile odio per quei peletti stronzi che si ostinano a spuntarle là sotto. Nulla serve, né le settimanali incursioni con pinzette afferra e strappa, né i ceri votivi accesi in chiesa storpiando la canzone “Fammi crescere i denti davanti te ne prego bambino Gesù, sono due ma mi sembrano tanti ” in “Fammi crescere i peli davanti te ne prego bambino Gesù, colorati ti prego non bianchi”. Rispuntano sempre bianchi e spessi come i pali della luce di corso Lione. Inguardabili.
Tutto sembra irrimediabilmente perduto… quando Tony, il parrucchiere di fiducia, o meglio “la” hair stylist, interrogata sull’argomento, tra una meches e un colpo di piastra, ci apre un mondo (e non solo quello):
– Ma caraaaaa, amoreee. E tingila no?
-Tingerla? Perché, esiste la tintura per il pelo?
– Ma certo tosorooo, non o sai? Oh ma come sei giurassica. Certo, c’è la tintura apposta, senza ammoniaca eh; esiste anche per il petto, ma quella è per gli uomini, sai quelli belli villosi, che amano le camicie sbottonate…
E così, dopo la moda California Style che vuole la patata tutta pelata e lucida come una melanzana, e le depilazioni fantasiose che vanno dall’art deco al barocco piemontese, passando per il pizzo di Vittorio Emanuele II, approdiamo a una nuova frontiera, per arrivare lì “dove mai nessuno è arrivato prima”.
Che poi, pensandoci bene, pilu bianco o no, chissenefrega? Io non voglio aspettare! La voglio fare anche io questa tintura miracolosa. Farmi bionda, tutta, sopra e sotto per una volta nella vita. Capelli, pilu e ascelle. So già che diventerò una patita del fashion della patata e non vedo l’ora di sperimentare il nero intrigante Mortissia, il rosso timido fragolina di bosco, il viola prugna, il teutonico rosso Gruber, il deep blu, il biondo Re Leone; oppure darmi al romanticismo con l’azzurro Fata Turchina, o il lilla , che si sa, invoglia. Da evitare solo il grigio topo, anzi grigio topa. E a tutte le donne da lunga data accoppiate, che si ritrovano con un compagno pantofolaio saldamente accozzato sul divano, ma che vogliono dare una sferzata alla loro vita sessuale, consiglio il verde pisello. Non so che reazione provocherà, o magari non provocherà alcuna reazione, ma almeno, in un modo o nell’altro, il pisello c’entra.
Meli