Etichettato: bicchiere mezzo pieno
Il bicchiere mezzo pieno. Ovvero: intoppi nell’esercizio dell’attitudine alla felicità
Io, ‘sta storia del bicchiere mezzo pieno, mica l’ho ancora capita.
E’ da quando l’ho sentita per la prima volta ‘sta menata, anni e anni fa, che ho preso ad odiare i bicchieri e a guardarli con diffidenza. “Questione di prospettiva”, dicono gli ottimisti. Guarda a ciò che hai, non a ciò che non hai, sorridi e la vita ti sorride, la felicità è un’attitudine.
Quindi tutti i giorni, metodicamente, mi applico scrupolosamente nei miei esercizi di visione ottimistica della vita, anche quando è obiettivamente una vita di merda.
L’altro giorno ad esempio mi è arrivata una bella multazza. Corso Regina Margherita, eccesso di velocità, 75 KM/h , 100 euri. E questo è perché sono rimasta l’ultima cogliona a Torino che pensa ai fattacci suoi e sistematicamente si dimentica dell’autovelox, piazzato li dal tempo di Augusta Taurinorum quando l’imperatore del magnifico impero romano faceva cassa punendo le corse con le bighe. Roma ladrona! Per fortuna ora tutto è cambiato ed esiste il pensiero positivo: mi rallegro nel pensare che se ho preso una multa è perché possiedo un’automobile ( beh automobile …) e che pagherò l’ammenda perché ho ancora i soldi per pagarla e che sicuramente il nostro beneamato sindaco coi miei soldi tapperà i buchi dell’asfalto, poterà aiuole, pagherà le maestre, i bidelli e il vigili carissimi che fanno le multe.
Vado a trovare il mio nuovissimo … boh! Come si chiama? Alex ci ha fatto un post sui nomi dati a chi si frequenta. Comunque, decido l’altra sera di fargli sorpresina, e munita di tre birre ghiacciate, parcheggio proprio di fronte al suo portone (che culo eh?). E proprio mentre sto per uscire dall’auto , si apre il portone ed esce lui con una bionda munita di gonna talmente corta che avrei potuto pure ammirarle la precisione della depilazione della zona pubica, se non fosse stata girata di schiena, accidenti. Per fortuna che ci stava già pensando lui che per non farla andare in giro spettinata la sotto, si stava dando da fare per sistemarle il curato cespuglietto. E adesso il mio bicchiere mezzo pieno dove lo metto? Un’idea ce l’avrei, e contempla il fondo schiena di lui e un’energica spinta. Ma poi penso “Dai Meli, meglio così, hai tre birre tutte per te. Anzi, me ne stappo una subito, che poi si scalda”.
Bagno di casa Meli: WC che perde = tubo rotto = appartamento sottostante con vistosa macchia marroncina sul soffitto = vicino già pazzo ancora più pazzo minaccia denunce e pene corporee a mio danno. Sono molto preoccupata perché non so dove fare pp e PP. Muratore e idraulico per casa. Non fatevi strane idee, sono fratelli di Danny De Vito.
Già sapete dove il mio bicchiere mezzo pieno sta: se s’è rotto il cesso è perché ho una casa ecc… ecc…
Però una domanda mi sorge spontanea: è davvero sempre meglio un bicchiere mezzo pieno?… di qualsiasi cosa?…
Meli