Gli uomini mentono, ma dopo l’orgasmo (post ad alto contenuto cinico non adatto a un pubblico romantico)

L’orgasmo dell’uomo funziona come la caffettiera. La metti sul fuoco, lei si scalda e, in un tempo più o meno lungo, esce il caffè. Fine. Non ci sono caffè multipli, vaginali, clitoridei o altre cose strane. C’è il caffè basta; e viene su una volta sola. Inutile agitare la caffettiera o rimetterla sul fuoco e aspettare. Bisogna prima ricaricarla.

E fino a qui nulla di nuovo. Ma veniamo all’aspetto fisiologico. In concomitanza dell’orgasmo, il cervello dell’uomo secerne un ormone chiamato orgasmina che lo resetta completamente a livello mentale, facendogli perdere ogni velleità sessuale. Anni e anni di navigazione per siti porno su internet buttati nel cesso. Mai espressione fu più azzeccata.

Quindi, per esempio, se un secondo prima lui avrebbe dato l’anima per toccare due tette (ma anche solo una), un secondo dopo l’uomo si limita, nella migliore delle ipotesi, a riconoscerne l’indubbio valore estetico. Come quando guardi la Venere di Botticelli…bella, ma finisce lì. Non è che poi te la vuoi scopare.

Infine, questo stato fisiologico, è accompagnato da uno stato interiore chiamato “SonoInPaceColMondoNonMiRompereLaMinkia”. Lo si può raggiungere o con una canna o con un orgasmo. Il vantaggio della canna è che, a conti fatti, costa meno. Quando si trova in questo stato, l’uomo non ha bisogno di nulla che non sia una sigaretta, qualora sia fumatore, o di una bella dormita.

E se non ha bisogno di nulla, tanto meno ha bisogno di fare delle coccole. Detto diversamente: l’uomo non è fisiologicamente predisposto per le coccole del dopo.Non è colpa sua, è fatto così. Può pure farle, ma è una forzatura, considerato che, in quel momento, carezzare la donna al proprio fianco o spolverare il comodino (gesto analogo ma di maggiore utilità) gli dà le stesso identico coinvolgimento.

Se le fa mente. È grave? No, perché mente nella stessa misura in cui lo fa quando dice alla propria compagna che è un piacere accompagnarla da Ikea, che sta proprio bene con quel vestitino, che è dimagrita o che il nuovo taglio di capelli è bellissimo.  Ma perché lo fa? La risposta è semplice quanto romantica: profondo e incondizionato amore.

E perché comunque sa che, a breve, avrà voglia di un altro caffè.

Alex

caffè

Il caffè di Alex

  1. altrirespiri

    nel momento opportuno, farò in modo da avere un panno da spolvero a portata di mano… almeno qualcosa ci avrò guadagnato!
    Perchè io le bugie non le digerisco proprio più
    Ammiro gli uomini che sanno essere sinceri (e un po’ cinici)

  2. mokassino

    Ricordo a tutti gli amanti del caffè che la moka lasciata da tempo, inoperosa nell’armadio, fa un caffè cattivo. La macchinetta va usata frequentemente. Certo poi “quanti caffè al giorno?” è una domanda a cui i medici non hanno ancora trovato una risposta univoca. A detta degli esperti tuttavia non bisogna abusare e andare oltre i due o tre caffè al giorno. Tra chi tuttavia vede nel caffè una minaccia alla nostra salute e chi invece ne esalta le virtu’ benefiche, io parteggio per i secondi.

  3. farne

    Ritratto eccezionale di una verità neanche troppo cinica. Lungo, ristretto, nero, macchiato ce n’è per tutti i gusti, però una volta che sale…meglio per la compagna di turno mettersi l’anima in pace e non invidiare troppo il comodino polveroso

  4. Anonimo

    Dissento totalmente! Non tutti siamo fatti fisiologicamente e ormonalmente allo stesso modo! (per foruna) e in questo caso sarrebbe comunque solo una questione di ” settaggio ormonale”, quindi no meriti o demeriti!…..Oltretutto è anche una questione individuale e personale, dato che per fortuna siamo delle “cose pensanti” e non dei semplici aggregati di ormoni….(per fotuna!)!! Chi ha scritto l’articolo non ha fatto altro che parlare di se stesso…….CIAO CAFFETTIERA DEPENSANTE. Prima di scrivire cazzate si impari a conoscere persona per persona……SOLO CHE LI SI CHE è DIFFICILE!

    • zonerrogene

      Ooooo “Anonimo ” quanta acredine verso il mio compare Alex! Ma lui non è cattivo … Si dipinge così… perché la comicità , ringraziando il cielo, è quando di meglio possiamo chiedere per rendere più leggeri anche i lati più grigi dell ‘esistenza di ciascuno di noi. Che poi siamo fatti tutti diversi è fuori da ogni dubbio. E meno male…anche se, a giudicare dal coro di assensi a questo post … Ahimè , credo che Alex abbia solo avuto la lucidità di dare forma ad una situazione condivisa dai più. Caro Anonimo: tu sei l ‘eccezione che conferma la regola . E sono felice per te e ancor più per la tua fidanzata …o fidanzato che sia.
      Un abbraccio
      Meli

      • Anonimo

        Anonimo devo darti atto che CAFFETTIERA DEPENSANTE è geniale. Sebbene io preferisca di gran lunga una caffettiera depensante rispetto ad una CAFFETTIERA PENSANTE, che – obiettivamente – mi farebbe più paura.
        Eh si, siamo in molti/e a condividere questo “momento refrattario” come lo ha ssscccientificamente chiamato Vania, senza per questo sentirci delle bialetti senza baffi.
        (Ho notato che ti conviene scrivere la parola “fortuna” fuori delle parentesi, non so, magari può essere di aiuto). 🙂
        gb

    • zonerrogene

      Ciao Anonimo. Quando ho letto “Dissento totalmente” ho avuto un brivido lungo la schiena: evvai che è arrivato un uomo che ha orgasmi clitoridei e vaginali! E invece no…. che delusione. Tornando seri, hai ragione: Alex è una caffettiera depensante. E quando se ne rende conto lo scrive, esagerando le situazioni e giocando con gli stereotipi. E lo fa in tranquillità, confidando sull’esistenza di tanti fini pensatori come te che, per quante minchiate lui possa dire, riusciranno a tenere il mondo sulla giusta rotta.
      Mi permetto di darti taluni consigli:

      1) smetti di leggere questo blog. Perché è spesso basato sul gioco degli stereotipi, sull’esagerazione, sul cinismo, sul sarcasmo etc…
      2) non smettere di leggere. Così magari riuscirai a individuare gli errori contenuti nella frase “SOLO CHE LI SI CHE è DIFFICILE!”
      (lo so lo so…sono gli errori bastardi…..quelli che il correttore automatico non segna in rosso).

      Infine, dimmi la verità: l’originale idea che non siamo tutti fatti uguali, l’hai avuta in autonomia o l’hai letta su qualche libro di filosofia? (ti do una mano: questo è solo un esempio di sarcasmo quindi non stare a rispondere cose tipo “l’ho avuta in autonomia” o “lo sanno tutti”)
      Ti ringrazio di cuore perché mi hai rallegrato la giornata 😀

      Alex

      • zonerrogene

        Ma dai Alex non essere così acido coi nostri lettori.. In fondo anche loro hanno diritto ad esprimere le proprie opinioni no? Se non capiscono il senso dei nostri post forse è perché non siamo abbastanza chiari …. Ti esprimi male Alex. 😦

        Meli

  5. La Iena

    Ciao Alex, sei stato cinicamente unico, reale, vero. Muoio a leggere i tuoi post. Lode anche a questo, solo che la mia mente stavolta ha fatto un viaggio straaaanoo….è arrivata su una tazza di acqua calda ed una bustina di tè che veniva immersa leeeentaaaameeeenteeeee, su e giù, fino a quando quella bustina non ha rilasciato nell’acqua tutto il suo aroma e colore…lo sprint finale!!! yeahhhh. E sempre la mia mente ha cominciato a “flipperarmi” : caffè-tè, tè-caffè, caffè-tè, tè-caffè, caffè-tè, tè-caffè, caffè-tè, tè-caffè, caffè-tè, tè-caffè, caffè-tè, tè-caffè………

  6. La Iena

    Ahahahah si …di solito stramazzo sulla tastiera coprendomi la bocca con le mani per trattenere le risate. L’ironia ci vuole!!! Ca….se ci vuole!

  7. La Disfunzionale

    Caro Alex, sei così squisitamente bastardo che quasi mi commuovo a pensare che ho letto questo post dopo aver preso il caffè…dalla moka (elettrica, per giunta). Cmq io sono donna ma dopo “il caffè” pure a me nessuno mi deve nemmeno sfiorare e cadrei in un sonno profondo anche sversa sul pavimento. Avrò dei cromosomi un pò così….

  8. Marco SognatoreFallito

    Ma è davvero così!
    Non c’è alcuna esagerazione o modellazione al fine della comicità: il lato comico è esclusivamente in qualche battuta tipo quella del “fare le coccole o spolverare il comodino…”. Per il resto non c’è niente di comico: è la semplice realtà.

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