Amore di carta
“Ti amo, un soldo, ti amo, in aria, ti amo”. Se questa frase l’avessi scritta io tutti a dirmi “Che cazzo vuol dire?”. Invece no. E’ l’inizio della celeberrima canzone di Umberto Tozzi “Ti amo” e quindi è fichissima. L’abbiamo cantata tutti. Ma un soldo de che? Un soldo in aria? Ti amo in aria? Sesso tra trapezisti? O peggio:
-Quanto vuoi bella?
-Un soldo
-Ok sali
Va beh. Magari il correttore automatico del T9 gli ha cambiato una parola e non se ne è accorto. Povero Umberto. Capita con gli sms: pensi ”stasera usciamo per un caffè” e scrivi “stasera uragano nel decolté”. Ma andiamo avanti, ci dimentichiamo il soldo in aria ma, in rapida successione, troviamo “fammi abbracciare una donna che stira cantando” e “dammi il tuo vino leggero, che hai fatto quando non c’ero”. Le due frasi si uniscono nella mia mente, malata, e io me la immagino in piedi in un tino, intenta a schiacciare l’uva coi piedi, davanti a un asse da stiro, con l’appretto in una mano, il ferro nell’altra, mentre canta “Oh com’è bella l’uva fogarina, oh com’è bello saperla vendemmiar dirindindin dirindindin dirindindin dirindindin”. E va beh se piace a lui….i gusti non si discutono.
Ma non perdiamoci d’animo e continuiamo con la canzone. Passi la moneta in aria, il tino, l’appretto ma poi ci imbattiamo in “apri la porta a un guerriero di carta igienica”. E allora cazzo…non è il T9!!! Ricostruiamo la scena. Suonano il campanello. Lei “arrivoooooo”. Disinvoltissima, esce dal tino e seminando raspi d’uva e acini sul pavimento, va alla porta. Apre e cosa trova? Un enorme samurai-origami di carta igienica. Alto due metri e perfetto in ogni dettaglio. Di fianco il fidanzato
Lui – Amore ti piace, l’ho fatto per te…
Lei, quasi commossa – Ma è fantastico. Non sai quanto lo desiderassi. E poi mi serviva giusto lo scottex…guarda che casino che ho fatto sul pavimento.
Puliscono il pavimento insieme, appallottolano il guerriero di carta igienica, sporco d’uva, nell’immondizia e a quel punto lui, fedele al verso “fatti un po’ prendere in giro prima di fare l’amore”, getta il cuore oltre l’ostacolo, la guarda intensamente e:
– Hai un culo che sembra una portaerei…ah ah ah…ti va di trombare?
– Ma amore certo….adoro quando mi prendi in giro prima di fare l’amore.
E vogliamo parlare di “Gloria” sempre di Umberto Tozzi? Ce la ricordiamo? “Manchi ad una mano che lavora piano” e “con te nuda sul divano faccio stelle di cartone”. Certo che se mentre ce l’hai nuda sul divano fai stelle di cartone poi è ovvio che la tua mano debba lavorare piano. E tra l’altro già che se lì, invece di fare stelle di cartone, fai guerrieri di carta igienica, almeno ti porti avanti col lavoro. Ma soprattutto trombare invece di fare origami?
Me la sono presa con Tozzi. Ma non è l’unico a dire boiate nelle canzoni d’amore. Umberto Balsamo con “Balla”.
“vorrei sembrare per te un bambino
e camminare con te per mano
vorrei sedere dietro quel banco
e tu maestra mi parlerai”.
Buffa come perversione sessuale, no? E anche qui di una bella scopata manco l’ombra. E poi nel ritornello: “Sciolgo le trecce ai cavalli, corrono”. Ma giocavate all’Horse Hair Stylist? Avete mai notato che Furia non ha le trecce?
Concludo con un autore che non amo, ma che ha le idee chiare: Zucchero. Lui si che bada al sodo. Bando agli origami, al vino e al ferro da stiro, comincia con “voglio vederti ballare senza taboo, un ballo da strappamutande” e conclude con “il mare impetuoso al tramonto, salì sulla luna e dietro una tendina di stelle, se la chiavò”.
Era ora.
Alex
Applausi!!! Sto ridendo da sola da mezz’ora!!
Che tu ci creda o no io rido scrivendole ‘ste minkiate 🙂
Alex
Vogliamo parlare di “non piangere salame dai capelli verde rame”? Parliamone! 🙂
ah ah ah. Vero 🙂 Ce ne sono tantissime. Anche Pupo con “ti porto lontano nei campi di grano che nascono dentro di me”……
Alex
E’ per questo che quando canto non ascolto mai il significato delle parole! Altrimenti si ride e chi canta più?
Bellissimo pezzo, complimenti, fa scompisciare!
Beh guarda è ancora peggio se traduci le canzoni dall’inglese. Ti passa la voglia di cantarle 🙂
Alex
Ho le lacrime agli occhi dal ridere….. ti prego ti prego questo post è favoloso, non riesco a smettere di ridereeee!!!!
Te lo condivido su facebook, è troppo fantastico. Grazie!!
Grazie a te 🙂
Alex
Sei un genio Alex ahahahahahaha! Stupendo post.
Grazie 🙂
Ahahahah bellissimo post, grazie per la grassa grassa risata 🙂
Comunque io sapevo fosse “sciolgo le trecce e i cavalli / corrono”, l’ “ai” credo sia una distorsione che ha preso piede. Ma magari no…
Ma sai che secondo me tu hai drammaticamente ragione 😀
Ma ero troppo preso dall’immagine di Furia con le trecce 🙂
Alex
Ahahah lo capisco, lo capisco 😉
Primo maggio, su coraggio
“ti amo” ma “se viene testa vuol dire che basta”… 🙂
vuoi mettere quanto sarebbe più comodo, invece che spelare margherite?
Il soldo era quello che inserivo nel jukebox per ascoltare quella canzone e altre perle tipo “Tu” e “Gloria”. Ero piccina e imparavo tutto a memoria, ma già intuivo che in quei testi c’era qualcosa di strano…poi ci si chiede perché uno cresca con idee strane sull’amore!
a “Tu” ci ho pensato parecchio ma il post diventava lungo. Ma parliamone:
“il mio letto è forte e tu
pesi poco di più della gommapiuma
tu perchè tu non ci sei
e mi sto spogliando”
Non sembrano versi dedicati a una bambola gonfiabile? 🙂
Alex
😀
dimmi che da un’ora tu
hai bisogno di me
che ti ossigeno di più
Secondo me lui fa il parrucchiere.
(uh, si potrebbe andare avanti per ore…)
per fortuna sono sola in ufficio. se no dopo la terza risata mi licenziavano! 🙂
ad ogni modo… fonte autorevole, mi spiegò che “faccio stelle di cartone” era una “figura retorica” per spiegare una “figura di mxxx” nel senso, lui c ha sta lei nuda sul divano ma non fa scintille (ma solo stelle di cartone… na cilecca per essere chiari)
ma del buon Battiato… vogliamo parlare? personaggio adorabile tra l altro… ma che vada per i campi del Tennessee e come ci fosse arrivato… chissà. forse pure lui viaggia “a sua insaputa”.
in alternativa passa al cruento: tra noi si giocava a raccogliere ortiche. forse un due tre stella era troppo pacato? insomma.. ma quante ce ne beviamo!?
è stato un piacere capitare di qui!
Battiato è oltre….ha testi talmente surreali che non si riesce manco a farci ironia 🙂
Alex
anche aprire la porta al guerriero di carta igienica è una figura retorica: trattasi di assorbente interno…
E lo vogliamo dire che è pure la canzone più conosciuta all’estero?! Sarà che non capiscono le parole…
Penso sia quello il motivo 🙂
Post meravigliosooooo, affronterò la riunione con un altro spirito 😀
Grazie Alex.
Grazie a te 🙂
Alex
pensa se quel pirla di zucchero anzichè scrivere chiavò…. scriveva Chiamò….. orcatroia ti rovinava il post!!!
Ah ah ah. Guarda era sicuramente in stato di ebbrezza. Quindi scrisse chiavó 🙂
mi aggiungo alla schiera: rido da sola davanti allo schermo ed è bellissimo!!
Grazie 🙂
Alex
alexiei ma lo sai che mi viene naturale volerti bbbene? 😀
Nella mia TROP-TEN c’è “ricominciamo” di pappalardo:
So che tu ami le stelle
gettarti nell’occhio
del primo ciclone
non perdi occasione
per darti da fare
e farti valere
ma fammi il piacere
ti voglio aiutare
su fammi provare
potrei cantarla a squarciagola per ore..stile “dopo mezzanotte” 🙂
Meravigliosa 🙂 Che perle di poesia. Da cantare con la giugulare gonfia 😀
Alexiei
Non è giusto!! Mia figlia in la lacrime e io… Rido per il tuo post!!
Che se mi sente tragedia!
Poi mi lamento che il piccolissimo non si addormenta: sta bevendo latte shakerato!!
Ah ah ah. Ridi che fa bene 🙂
Alex
Ciao siete stati nominati! C’è una sorpresa per voi nel nostro blog.. 🙂 http://cippes.wordpress.com/2014/05/24/lovely-blog-award/
Grazieeeeee 🙂
Alex e Meli
grandiosa!!!