Peggio di una mamma? Una nonna
E’ nato Andrea, il nipote della mia collega Piera.
E in questo Lunedì, già devastato dal cambio d’ora, il mio ufficio diviene una succursale del reparto maternità del Sant’Anna dove un’ipercommossa neononna (alla quale sfugge lacrimuccia al tre di “3 chili e 150 grammi”) fornisce alle altre colleghe (tra cui io, porcapu***na), una copiosa cascata di dettagli sul lieto evento: doglie, travaglio (durato ben 5 ore!!!), parto, placenta, cordone ombelicale arrotolato, anestesie , punti di sutura transcutanea o in continua, dentro e fuori. Segue racconto epico delle altre colleghe già mamme sulle loro cuciture vaginali e limitrofe e su quale sia il metodo migliore per lavarsi e espletare le funzioni fisiologiche in quelle delicate condizioni. La mia voglia di brioche mattutina s’è sciolta come i punti autoassorbibili. Voglio fuggire, tornare sotto le coperte ma non ho posto dove nascondermi. Sotto la scrivania mi vedrebbero? Tengo duro fino all’ inevitabile… sfoderamento di set fotografico che neanche la Campbell ai tempi d’oro.
”Ma che bello questo bimbo”
“E che nasino carino!!!” (ma se sembra un ranocchio!)
“Uuuuuu ma che bei capelli, diventerà biondo” (ma non li perdono i capelli della nascita?)
”Ooooo!!! Ma ha gli occhi azzurri?”
“E si”, risponde la neononna, “ Sono proprio azzurri e poi mamma e papà li hanno azzurri” (azzurri? Ma dove? Come fai a vedere gli occhi tra ste palpebre gonfie? E poi non sono cerulei gli occhi dei bimbi appena nati?).
Soffoco il mio inopportuno virgulto di scetticismo e ignoranza e mi taccio.
“E a chi assomiglia?”
“Al padre” risponde la neononna sta volta un po’ delusa ( il genero le sta sulle palle).
“E tua figlia come sta?”
Lacrimuccia della neononna: “Ha patito così tanto poverina”
“Ma si dai, che tra poco se ne dimentica, com’è successo a tutte”, cerca di confortarla una collega
“E no”, replica la neononna, “Lei non se ne dimenticherà, ha sofferto troppo” (si…ha partorito solo lei nella storia dell’umanità).
Penso che ogni bimbo che nasce sia unico, che ogni parto sia epico, che ogni mamma sia speciale, che ogni nonna patisca più per la figlia in travaglio di quanto probabilmente avesse patito per se stessa qualche lustro prima.
Mi taccio e, nella mia inopportuna ignoranza, mi chiedo “ma come saranno le bisnonne?”
Meli
Certe nonne, con tutto il rispetto, sono una piaga sociale.
non c’è scampo con una nonna di questo tipo!
dovremmo essere dei gechi per poterci mimetizzare in queste situazioni!
Mica tutte le nonne sono così… nemmeno tutte le neomamme 😉
Vero vero 🙂
Tiri acqua al tuo mulino? :-p
Alex
ASSOLUTAMENTE!!! 😀
E ci mancherebbe !
queste nonne sono le stesse persone che quanto vedono una incinta le raccontano tutte le cose peggiori che han sentito capitare in gravidanza e travaglio. abbasso la libertà di parola!
Oh sì, ricordo ancora con terrore: io incinta al terzo mese e l’assistente del mio dentista che mi raccontava il suo aborto con tutti i particolari. Abbasso la libertà di parola!!
Certe volte mi chiedo se su alcune persone pratichino la lobotomia .
E preparati ai resoconti entusiasti ogni volta che il povero neonato farà una scureggia o un vagito… “È tanto sveglio, secondo me non era un ruttino, ha proprio detto nonna!”.
Si ha già cominciato …
Qualcuno potrebbe suggerirle che la sua presenza d’ora in poi sarebbe molto più utile a casa.
E si…poveretta non vede l’ora che la lascino andare in pensione
Mo ricorda tanto una scena che è successa a mo moglie. Rrs im giro con il passeggino quando si è avvicinata una nonna esclamando : Bedda madre quanto è giovane.
Mia moglie : Ha 20 giorni.
Da quel momento si è beccata un bottone da un ora su come era stata brava lei ad educare i suoi figli.
Che culo !
io da mamma posso a ben ragione dire che il parlar di cacche e vomiti e parti non m’ha mai interessato granchè.
forse perchè il mio doglie/travaglio/parto è durato in tutto un’ora? mhà!
tuttavia ora che sono curiosissima di confrontare i comportamenti alieni di un adolescente non trovo manco uno straccio di madre disposto a farlo!!! 😀
lo scopriremo solo vivendo …;-)
Quando nacque mio nipote ebbi un solo impulso: “Mii ma che mostro! Sembra un alieno!” con grande riprovazione degli astanti, parenti, amichenti e genitorenti. A distanza di un anno, ora che il pupo sembra piano piano riacquisire sembianze umane, in parecchi solo ora ammettono che appena nato era uno sgorbio. Ipocriti. E sgorbi tutt’ora. Tiè.
ciao cara ! che simpatico articolo!!!! sai mi fa pensare che io sono un po’ diversa perché né mia mamma né mia suocera si sono preoccupate così tanto per me e nemmeno per i miei figli..si riempiono la bocca con la gente solo quando devono dire che sono nonne!!!! assenti aggiungerei io….ma forse è meglio così, perché io ho sofferto un po’ ma i miei figli di 12 e 6 anni sono 2 ragazzi educatissimi grazie a me…magari con le nonne invadenti non sarebbe stato lo stesso! passerò di nuovo a trovarti! buona domenica !
Simi
Ammazza che sensibilità alla vita, Meli. E saresti una donna tu?
Ammazza che sensibilità all’umorismo “fra”
Alex
Si certo lo sono . E comunque non si tratta di essere donne o uomini. La sensibilità non ha sesso. E nemmeno l ‘intelligenza .