Lavatrici, alci e un buon libro

Ieri la lavatrice mi ha abbandonato. Dopo oltre 20 anni di onorato servizio è venuta a mancare nel pieno svolgimento dei suoi compiti. La adoravo. In fondo è grazie a lei se per anni ho potuto evitare di andare al fiume a lavare i panni con la lisciva. Ho sempre apprezzato la sua semplicità: due pulsanti e due manopole, non aveva altro. E anche quando le lavatrici cosiddette moderne hanno cominciato ad avere display, led, accessori vari lei no; è sempre rimasta fedele al suo stile, coi suoi due pulsanti e le due manopole. Comunque ora non c’è più e la lezione l’ho già imparata: la vita continua.

E quindi? Semplice: ne compro un’altra. E come la voglio? Semplice: identica a quella di prima. Al massimo posso tollerare un pulsante in più; manopole no. Insomma nella mia testa è tutto molto, troppo semplice. Ma non lo è, come spesso accade, per tutto il resto del mondo.

La mamma: con quanti giri la vuoi?

Giri? Quanti giri?! Ma che ne so! Basta che giri…come vuole lei. E’ lei che deve lavare, si gestisca. Rispetto i suoi ritmi e sono tollerante. E comunque secondo me, detto tra noi, meno gira e meno si rompe.

Il collega: Mi raccomando non prendere una classe A. Prendila almeno A+ o A++

Dunque, dopo un’addolescenza passata tra le pagine di Quattroruote (si va beh…non solo), se sento le parole “classe A”, non posso che pensare alla Mercedes che si ribaltava facendo il test dell’alce. Posto che non penso ci siano lavatrici Mercedes e che mi capita raramente di centrifugare alci, arrivo a cogliere che si sta parlando di classe energetica. Giuro ci arrivo. Ma poi mi chiedo: ma se non avevo problemi con la mia che era di classe ignota, situata comunque tra la T e la Z, o giù di lì, ma cosa mi cambia tra A, A+ e A++?

La collega: la mia ha il programma Pronto stiro

Ottimo. Ma chi stira? Sempre io? Perché se è così mi sa pure di presa per il culo. Potevano chiamarlo “E’ pronto. Stendi e stira”.

La ex fidanzata: la mia ha la luce interna

Beh questo accessorio effettivamente ha un senso: a chi non è mai successo di arrivare la sera a casa stanco dopo una giornata di lavoro, togliersi le scarpe, svaccarsi nella lavatrice con un buon libro, accostare un po’ l’oblò per avere silenzio e pensare: “Potevano mettere una cazzo di luce però!!!”.

L’amico: è il progresso

Progresso? Progresso un cazzo! Sarebbe progresso se non ci fosse neanche un pulsante. Se gli buttassi la roba dentro a casaccio  e uscisse asciutta e stirata senza dover schiacciare, programmare e pensare nulla! O se ci fosse un unico pulsante, con un’unico programma che si chiama “Lava, stendi, stira e metti nei cassetti. E vedi di consumare poco mia cara Apiùpiù”.

p.s. Odio leggere nella lavatrice. Mi fa venire il mal di mare. E poi l’alce occupa un casino di spazio.

Alex

la

Meli con la nuova lavatrice di Alex

    • zonerrogene

      Giuro. 20 anni abbondanti. E poi si è rotto un pezzo minuscolo ma insostituibile (non lo fanno ovviamente più). E la cosa più triste è che anche il negoziante mi ha detto “scordati che questa duri altrettanto”. Fa pensare. Il vero progresso sarebbe avere una lavatrice che ne dura 40 di anni

  1. abbiatemari

    sono nella fase: scelta di una nuova lavatrice
    e` vero che ognuno ha i suoi consigli, ma perche` quelle vecchie durano 20 anni e quest’ultima non e` arrivata a 7?
    perche` c’e` un mercato nero di lavatrici meccaniche? (quelle elettroniche sono piu` guastabili, peccato che la mia – elettronica – mi abbia abbandonato per un problema meccanico – i cuscinetti)

    sono ancora martoriata dal dilemma se chiamare l’assistenza e buttare via 60 euro o mandare tutti affancina e comprarne una nuova… ma si`… compriamo una nuova

    e per inciso, quella vecchia era una lavasciuga, errore da non fare! E` vero che non devi stendere, ma i capi escono fuori di una taglia in meno e ben ben stropiacciati che nemmeno mia suocera, gran maestra dello stiraggio, riuscirebbe a farli tornare come prima.

    Abbiatemari

  2. graziaballe

    ahahah! ma mi ero persa sti post!!!
    fantastico…e ora che marca hai? no perchè quando anche io ho comprato la nuova lavatrice il commesso sembrava esaltato manco mi vendesse un ufo.
    si vede che era sponsorizzato dalla samsung perchè per lui esistevano solo quelle pur avendone millemila in negozio.
    io avevo solo chiesto una lavatrice con certe misure e silenziosa, che quella di prima sembrava unelicottero in atterraggio.
    e lui dai, sempre samsung! alla fine ho preso una lavatrice più grossa delle misure che avevo e ho dovuto modificare pure un mobile a causa sua.
    potere del rincoglionimento globale, limortè

  3. FRANZ

    Beh, si vede che non siete appassionati… io mi sono fatta fare un corso accelerato da mia suocera: programmi, temperature, tempi etc. Poi ho letto il manuale di istruzioni da cima a fondo, poi ho provato tutti i programmi.
    Ora la so usare! Considerando che è passato un anno, tra poco si romperà e dovrò ricominciare tutto daccapo…

  4. naggingmidget

    La lavatrice è sempre un grande impiccio, non esiste quella giusta per sè. La mia, che ormai avrà raggiunto la decina d’anni, ha 3 pulsanti (più l’avvio) e una manopola, uso sempre solo un pulsante e 2 o 3 temperature/programmi sulla manopola, mai andata oltre, già tanto se so dove mettere l’ammorbidente.
    A questo proposito mi è venuto in mente che ho tre scomparti nel cassettino, di uno non ne conosco la funzione e infatti non l’ho mai usato.
    Molto utili le lavatrici che consentono di fare il mezzo carico, così non aspetti di riempirla per lavare la roba, soprattutto se si è da soli.

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