Dal Vangelo secondo Alex – La Natività

E’ il 24 dicembre dell’anno -1 A.C.

Innanzitutto parliamoci chiaro: se vivi nell’anno “meno uno”, ed è già fine Dicembre, non ci vuole uno scienziato a capire che qualcosa sta per succedere. Comunque Giuseppe è li e ha con sè un asinello. Sull’asinello, seduta come Audrey Hepburn sulla Vespa in “vacanze Romane” c’è la sua fidanzata Maria, incinta di nove mesi. Per Giuseppe sono stati sicuramente mesi duri. Pochi cazzi dai (non in senso letterale): lui sa di non essere il padre; io non so come stia vivendo la vicenda ma immagino, pover’uomo, quante volte si sia dovuto accontentare delle spiegazioni boffonchiate da Maria:

– …eeeee Beppe…c’era una luce…..è arrivato un angelo…….ho sentito come un caloreeeee……

Io due domande in più sulla luce e sull’angelo le avrei fatte. Ma voglio dire, se l’hanno fatto santo, un motivo ci sarà.E poi il poveretto che poteva fare? Forse si consolava dicendo tra sè e sè: “Va beh dai…ma poi chi cazzo vuoi che lo venga a sapere….”. Comunque sono lì, loro due, l’asinello e manco uno straccio di prenotazione in un motel a una stella, in un ostello. Niente di niente. E diciamocelo: Maria sarà pure stata una santa donna, ma pur sempre una donna:

– Beppe quante volte ti ho detto di prenotare?!?! Fermati e chiedi informazioni. Ti ho pure girato l’offerta di Groupon “Betlemme tre giorni e due notti a 40 sesterzi”. E tu niente!!! Non cambierai mai. Dovevo ascoltare mia madre! Mai più che lascio organizzare te. E bla bla bla bla……

E ti immagini lui, tapino, che bussa ad ogni locanda:

– La mia ragazza è incinta, avete una stanza?

– Ma non siete sposati?

– Eeee nooooooo………

– Ma lei è il padre?

– E’ una storia complicata. Si faccia i cazzi suoi!!!!

Ma alla fine, grazie a Dio (il quale poteva pure mettere una pezza prima), vede una capanna con dentro un bue, un asinello, una mangiatoia e un’ostetrica. All’ingresso luci colorate che si spengono e si accendono a intermittenza. Davanti ci sono fantastici prati fatti di muschio e un laghetto di carta stagnola.

– Maria, ho trovato quello che fa per noi.

Il progetto di Giuseppe è chiaro: si aspetta la nascita del bambino e ci si leva rapidamente dai maroni; non c’è nessuno che fa domande su chi sia o meno il padre e quindi domani si riparte come nulla fosse. Tutto va per il meglio e il bimbo nasce. Il parto va liscio, liscio, liscio ma così liscio da preservare la verginità di Maria (qui i vangeli glissano allegramente). Insomma, dieci minuti dopo il parto Giuseppe è proprio felice e soddisfatto e ne ha tutti i motivi. Non solo il bimbo è nato e sta bene,  ma soprattutto nessuno sa nulla. Tranne il bue, l’asinello e l’ostetrica. Quest’ultima è così ligia al segreto professionale che addirittura chiede di non comparire nelle sacre scritture.  

Giuseppe decide che è il caso di festeggiare. Esce dalla capanna, si accende il sigaro tenuto in serbo per l’occasione e col piglio deciso del colonnello Hannibal dell’A-Team dice:

– Adoro i piani ben riusciti

Fa la prima boccata poi alza gli occhi al cielo….e si sente morire. Già: in cielo non solo c’è la cometa più luminosa e visibile di tutta la storia del creato, ma quella cometa, a mo’ di freccia al neon indica la sua capanna. Cazzo ma proprio la sua precisa! Tempo di mettere in moto l’asinello – Mary prendi il bimbo e scappiamo! – che davanti alla capanna c’è una fiumana di persone degna delle dell’Outlet di Serravalle il primo giorno di saldi. Tutti lì per vedere il bambino. Chi porta la torta di pannolini, chi un ciuccio, chi un fasciatoio della Foppa Pedretti, chi un fiore, chi nulla, ma tutti, e dico tutti, devono dire la loro a Giuseppe che è in un angolo, seduto e con le lacrime agli occhi.

– Ma che bello…il naso è proprio quello del padre

E Giuseppe: Mavafancuuuuuulo

– Assomiglia di più alla madre

E Giuseppe: Mavafancuuuuuulo

– Beppe stiamo noi con Maria, tu che sei il padre vai a registrarlo all’anagrafe

E Giuseppe: Mavafancuuuuuulo

Il resto è storia. Le gesta di Gesù sono più che conosciute e meriterebbero almeno un paio di post a parte. All’epoca 4 blogger descrissero nei dettagli il tutto:

luca.wordpress.com

marco.wordpress.com

matteo.wordpress.com

giovanni.blogspot.it  (a lui wordpress non piaceva)

Quello che invece mi chiedo, è come siano poi andate avanti le cose tra Giuseppe e Maria. E purtroppo su un’unica cosa sono certo (dal vangelo secondo Wikipedia): c’è un dogma nella chiesa riguardo la verginità di Maria. Ma non si chiama “Dogma sulla verginità di Maria” bensì “Dogma sulla verginità PERPETUA di Maria”. E “perpetua” è un lungo tempo. Si narra infatti che un angelo sia arrivato al cospetto di Giuseppe e, mettendogli una mano sulla spalla gli abbia detto:

– Beppe…ho chiesto bene….ma nel dogma c’è proprio scritto “Perpetua”. Mi spiace….mettiti il cuore in pace

Alex

giuseppe_e_maria

Anno 13 D.C. Giuseppe e Maria sulla Vespa comprata dopo aver venduto l’asinello.

  1. Zorapide

    Ti ringrazio per aver puntualizzato, se pur a modo tuo, il vero significato del Natale: Grande!
    Se posso un appunto: avrei fatto riferimento più al Catechismo della Chiesa Cattolica più che a Wikipedia, ma tant’è …..
    Comunque Buon Natale se non ci becchiamo in giro.

  2. CrazyAlice

    Divertentissimo!…e a parte quello che ci vien raccontato fin da quando siamo mocciosi sulla storia della natività, mi sa che le cose, se fossero vere, sarebbero andate davvero così tra Maria e Giuseppe…sai quanti “Vaff….”! Per non parlare poi di divorzio, avvocati, gestione del moccioso Gesù, alimenti, etc…etc…!

  3. graziaballe

    ahahahah! la versione booking.com della natività!!! fantastico alex!
    che poi con quello non solo non trovavano l’albergo ad una stella, nemmeno uno-stello ma nemmanco una-stalla!!! :DDDDD
    auguroni!… noi ci si vede dopo capodanno nè! (magari per i saldi a serravalle!)
    bacissimi 😉

  4. ALESSANDRA

    Ehi Alex….non ti conosco ma ti ringrazio perché i tuoi post sono sempre molto divertenti…e mai banali….grazie perché riesci sempre a strapparmi un sorriso….quindi GRAZIE
    da un’altra Alex
    BUON NATALE

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